COS’E’ LA PSICOLOGIA POSITIVA?

Nell’ambito delle scienze mediche e sociali l’ultimo decennio è stato caratterizzato da una crescente attenzione allo studio del benessere e della qualità della vita. Inizialmente questi temi erano analizzati a partire da indicatori oggettivi quali il reddito, la salute fisica, le condizioni abitative ed i ruoli sociali. Tuttavia, numerosi studi hanno dimostrato che gli indicatori oggettivi non sono sufficienti a fornire una valutazione adeguata del benessere e soddisfazione di un individuo, o del livello di sviluppo di una nazione. La qualità della vita ed il benessere sono infatti concetti relativi: ogni individuo ne elabora un’interpretazione personale, in base alle proprie condizioni fisiche, ruolo sociale, caratteristiche psicologiche e stile di interazione con l’ambiente.

E’ pertanto fondamentale identificare indicatori soggettivi di benessere: un individuo valuta il proprio stato di salute, il proprio livello di soddisfazione nell’ambito sociale, lavorativo e personale, i traguardi raggiunti e gli obiettivi futuri in base a parametri che possono differire anche profondamente dalle condizioni oggettive in cui si trova.

In ambito psicologico, lo studio del benessere soggettivo ha dato origine al vasto e sfaccettato movimento della Psicologia Positiva (Seligman & Csikszentmihalyi, 2000), le cui attività si sono sviluppate a partire da due prospettive di base. La prima, definita edonica, comprende studi volti prevalentemente ad analizzare la dimensione del piacere, inteso come benessere prettamente personale e legato a sensazioni ed emozioni positive (Kahneman, Diener, & Schwarz, 1999). La seconda, detta eudaimonica, privilegia l’analisi dei fattori che favoriscono lo sviluppo e la realizzazione delle potenzialità individuali e dell’autentica natura umana (Ryan & Deci, 2001) secondo il concetto aristotelico di eudaimonia, intesa come ciò che è utile all’individuo, nel senso che ne arricchisce la personalità. L’eudaimonia comprende non solo la soddisfazione individuale, ma anche un percorso di sviluppo verso l’integrazione con il mondo circostante (Nussbaum & Sen, 1993). Il termine è spesso considerato analogo a “felicità”, ma il suo campo semantico è molto più ampio: esso implica un processo di interazione e mutua influenza tra benessere individuale e collettivo, tale per cui la felicità individuale si realizza nell’ambito dello spazio sociale.

La Psicologia Positiva ha fornito contributi fortemente innovativi a livello teorico ed applicativo: essa enfatizza il ruolo fondamentale delle risorse e potenzialità dell’individuo, che le ricerche precedenti – volte ad analizzare carenze, deficit e patologie – non mettevano in luce. Ciò rappresenta un autentico capovolgimento di prospettiva: si privilegiano interventi finalizzati

Alla mobilizzazione delle abilità e risorse della persona, anziché alla riduzione o compensazione delle sue limitazioni. Inoltre, la prospettiva eudaimonica porta all’attenzione degli studiosi la relazione tra benessere del singolo e sviluppo della collettività, svincolandosi dall’angusto approccio individualistico che spesso caratterizza le ricerche psicologiche e mediche. Specialisti dell’area clinica, educativa, occupazionale e sociale ricorrono sempre più spesso a strumenti di ricerca ed intervento mutuati dalla Psicologia Positiva (Delle Fave, 2004). Per questo motivo abbiamo sentito l’esigenza di offrire ai sempre più numerosi ricercatori e professionisti che in Italia si occupano di questi temi uno spazio di scambio e confronto che favorisca la diffusione delle conoscenze fino ad ora acquisite, e l’individuazione di nuovi costrutti e strategie di intervento.

Ci auguriamo che la Società Italiana di Psicologia Positiva possa svolgere questa funzione.

Bibliografia

Bronstein, M.H., Davidson, L., Keyes, C.L.M., Moore, K.A. & The Centre for Child Well-Being (Eds.) (2003). Well-being. Positive development across the life course. Mahwah, NJ: Lawrence Erlbaum Associates.

Delle Fave, A., (2004). Editorial : Positive Psychology and the pursuit of complexity. Ricerche di Psicologia, Special Issue on Positive Psychology, 27, 7-12.

Kahneman, D., Diener, E., & Schwarz, N. (eds.) (1999). Well-being: the foundations of hedonic psychology. New York: Russel Sage Foundation.

Nussbaum, M. & Sen, A. (Eds). (1993). The quality of life (pp. 242-269). Helsinki: United Nation University and WIDER.

Ryan, R.M., & Deci, E.L. (2001). On happiness and human potentials: a review of research on hedonic and eudaimonic well-being. Annual Review of Psychology, 52, 141-166.

Seligman, M., & Csikszentmihalyi, M. (2000). Positive Psychology: an introduction. American Psychologist, 55, 5-14.

Mauricio Sanguinetti

Mauricio Sanguinetti

Direttore Succursale IEPP Italia

Contatto: italia@iepp.es / +39 346 9852959

http://www.iepp.es

Psicologia Positiva Applicata allo Sport: L’esempio concreto del Summer Camp di Leivi ” Scopri e potenzia i tuoi punti di forza per divertirti e dare il massimo dentro e fuori dal campo”.

Summer Camp di Leivi 2015 per giovani calciatori.

E’ arrivata l’ estate e i giovani hanno finito un’altro anno di scuola e di studi. In questo periodo di vacanze hanno più tempo per riposare e per riflettere come è andato l’ anno in generale e i ragazzi che fanno sport com’è andata la stagione e se gli obiettivi sono stati raggiunti.

Un’ altra cosa interessante e positiva di questo periodo è che i giovani hanno più tempo libero e l’ opportunità di dedicare più tempo alle cose che più piacciono come fare sport senza pensare solo al risultato ( uno dei punti chiavi per entrare nello stato mentale Flow), coltivare le relazioni d’ amicizia, dedicarsi ad attività che appassionano coinvolgendoli al cento per cento.

Per questi motivi d’ estate esiste la l’ opportunità di fare attività che servono anche per lo sviluppo personale dei giovani grazie all’ amore per lo sport e il calcio.

Io come direttore dell’ Istituto Europeo di Psicologia Positiva (IEPP) di Genova, esperto in Psicologia dello Sport e Sport Coaching, ho avuto l’ idea di lanciare questo progetto con la società giovanile di calcio diretta dal mister Luca Cavallo ex giocatore di serie A.

Il mio obiettivo è approfittare questo camp estivo e soprattutto attraverso la passione per il calcio dei ragazii, sviluppare altre capacità, talenti e abilità che i giovai non solo utilizzeranno per migliorare le proprie prestazioni sportive,ma anche per scoprire e allenare le Virtù e Potenzialità che potranno utilizzare in tutte le aree delle loro vite.

Per fare un esempio concreto la prima settimana ci concentreremo con i ragazzi sulle seguenti potenzialità che anche per mia personale esperienza professionale come ex calciatore professionista sono fondamentali da allenare:

L’ Intelligenza Sociale: Cioè la capacità di riconoscere le emozioni degli altri e saper adattarsi bene nelle situazioni sociali. Nello sport è fondamentale saper riconoscere le emozioni degli altri perché principalmente fa che una squadra che è socialmente intelligente funzioni come un’ orchestra di musica classica dimostrando armonia tra i suoi componenti. Saper anche riconoscere le emozioni dell’ altra squadra da il vantaggio di mettere in campo diverse strategie in base allo stato d’ animo dell’altra squadra. I ragazzi alleneranno con esercizi specifici e in forma di gioco il saper riconoscere le principali emozioni.

Mauricio Sanguinetti

Mauricio Sanguinetti

Direttore Succursale IEPP Italia

Contatto: italia@iepp.es / +39 346 9852959

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